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Mali, le ragioni del disimpegno di Parigi


I successi militari dell’operazione antiterrorismo a guida fran­cese e l’azione delle altre truppe europee non sono riusciti a fermare l’espansione dei gruppi jihadisti nel Sahel

Lo scorso 10 giugno, il Presidente francese Emmanuel Macron ha indetto una conferenza stampa per annunciare la necessità di dare corso a un graduale ritiro dell’operazione antiterrorismo Barkhane, che dal primo agosto 2014 ha integrato l’operazione Serval in Mali e l’operazione Épervier (presente in Ciad dal 1986).

Un mese dopo l’annuncio, in occasione del vertice del G5 Sahel, il capo dell’Eliseo ha ufficializzato il ritiro della missione attiva nella parte occidentale del Sahel, sotto il mandato di fornire assistenza e supporto alle forze armate del Mali in stretto coordinamento con i Paesi del G5 Sahel (Ciad, Niger, Mali, Burkina Faso e Mauritania) e con la missione multidimensionale integrata delle Nazioni Unite in Mali (MINUSMA).

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